Siamo ormai assorbiti da uno stile di vita artificiale, assuefatti sempre più a vivere artificialmente. Siamo inghiottiti dai ritmi frenetici e storditi dai toni grigi delle fredde e tossiche città tecnologiche, inconsapevoli di perdere l’identità che distingue ogni individuo e di privare la nostra esistenza della libertà che conferisce la giusta dignità ad ogni individuo.
Abbiamo dimenticato, di conseguenza, come vivere in simbiosi con la natura che ci ospita e ci sostiene, diventando arroganti ed irriconoscenti nei suoi riguardi, animati dalla presunzione di saperla dominare e lasciandoci fuorviare dalla sterilità della società moderna.
Ritrovare il contatto mistico con la natura si traduce dunque nel ritrovare se stessi. Lasciarsi andare al cinguettio degli uccelli, ai ritmi sostenibili di Madre Natura; lasciarsi inebriare dai suoi profumi e dai suoi paesaggi spettacolarmente dinamici; lasciarsi sfiorare ed accarezzare dalla sua brezza come da una mano materna è un privilegio che pochi riescono a concedersi.
Ritrovare il contatto con la natura si traduce dunque nel ritrovare la serenità e l’armonia del corpo e della mente. L’atteggiamento corretto per capire l’importanza del ruolo della natura nella nostra esistenza è quello di riscoprire, con rispetto, quei posti incontaminati dove i nostri nonni sono vissuti beneficiando del benessere interiore generato dalla vita rurale che immerge l’essere umano nella natura insieme alle altre specie.
Per avere un’idea visiva della suggestiva bellezza da salvaguardare del patrimonio ambientale del nostro territorio si propone un video realizzato con la collaborazione della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia.